Tipologia di Token · Crescita programmata · Liquidità istantanea
📈 Token Crescente
Un token progettato per crescere nel tempo in modo programmato e trasparente.
Ogni acquisto rafforza la curva, ogni vendita è sempre possibile e senza slippage. La regola chiave:
il prezzo non torna indietro.
📖 Definizione
Il Token Crescente adotta una logica di scarsità programmata e un meccanismo di crescita che
favorisce l’allineamento tra progetto e community. Non è una memo-coin speculativa, ma uno strumento per
crowdfunding trasparente, membership progressive e percorsi di crescita sostenibili.
L’utente conosce ex ante le regole: minimi d’acquisto e vendita, eventuale burn e fee, presenza
di staking/PoolDrop, leva e relativi vincoli. Niente sorprese.
⚙️ Come funziona (in pratica)
- Emissione e ritiro governati dal contratto: non serve un order book; è sempre possibile comprare e vendere.
- Prezzo sempre crescente: la curva avanza con gli acquisti e non torna indietro con le vendite.
- Burn opzionale: riduce l’ammontare netto “spendibile” all’acquisto, accelerando la crescita della curva.
- Liquidità sempre disponibile: vendi quando vuoi, al prezzo corrente, senza slippage.
- Trasparenza: parametri e regole sono on‑chain e restano invariati.
🧮 Acquisto in Leva (fino a 100×)
- Interesse = leva scelta (esempi: leva 20× ⇒ 20% di interessi; leva 100× ⇒ 100%).
- Lock proporzionale: 7 giorni × leva (leva 10× ⇒ 70 giorni).
- La leva non prevede liquidazione “a tradizione”: i rischi sono esplicitati a priori e coerenti col modello crescente.
Nota: la leva è una funzione potente, va comunicata con chiarezza nella pagina “Info‑progetto”.
🏦 Staking (opzionale)
- Blocchi temporanei chiari e fee di uscita trasparenti (es.: 2%).
- I rendimenti generati dal programma di piattaforma possono essere ridistribuiti (es.: quota a PoolDrop), con pesi configurabili.
- Lo staking tende a moderare la pendenza della curva (più stabilità, crescita più graduale).
🎁 PoolDrop (ex “airdrop”)
- Il creatore può pianificare versamenti nella pool per premiare tutti gli holder, in modo equo.
- Nessun dump: si aumenta la pool, non si “regalano” token da vendere subito.
- Visibilità pubblica e tracciabilità: i PoolDrop vanno comunicati e schedulati.
🧭 Regole operative chiave
- Acquisto: minimo configurabile (default 10 unità monetarie, 2 decimali). Possibilità di impostare un taglio minimo per posizionamento del brand.
- Vendita: sempre possibile, esecuzione esatta, zero slippage, fee simbolica configurabile (es.: 0,01%).
- Fee creatore: 0–7% sull’acquisto; consigliata trasparenza e roadmap di utilizzo (es.: sviluppo + PoolDrop).
- Decimalità: importi con massimo 2 decimali; leva da 1 a 100 con step decimali fino a 2.
🧠 Percezione del rischio (chiarezza prima di tutto)
- Burn iniziale = perdita massima nota: chi compra con burn 50% accetta ex ante di “rinunciare” a quella quota; oltre, non si perde.
- Leva: puoi arrivare a perdere il 100% del capitale impiegato per la posizione in leva, ma il rischio è noto e tracciato.
- Staking: nessuna perdita sul nominale bloccato (regole d’uscita e lock comunicati a priori).
📌 Comunicazione consigliata
- Spiega perché hai scelto burn e fee: velocità di crescita, sostenibilità, incentivi.
- Pubblica una roadmap dei PoolDrop (anche indicativa) per creare fiducia.
- Evita promesse di rendimento: parla di regole e comportamenti attesi.
🎯 Casi d’uso ideali
- Crowdfunding trasparente: build-in-public con regole e milestone.
- Membership a livelli: accessi, sblocchi, benefit legati al possesso.
- Community‑led: percorsi di crescita collettiva con PoolDrop meritocratici.
Il modello è adatto a chi apprezza la prevedibilità della curva e una governance basata su regole stabili.
Prezzo crescente
Liquidità istantanea
Scarsità programmata
Regole trasparenti